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Harry Potter e La Pietra Filosofale (2184 citazioni)
Harry Potter e La Camera dei Segreti (3199 citazioni)
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (4329 citazioni)
Harry Potter e il Calice di Fuoco (6144 citazioni)
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (9042 citazioni)
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (5824 citazioni)
Harry Potter e i Doni della Morte (6958 citazioni)
Le fiabe di Beda il Bardo (289 citazioni)
Il Quidditch Attraverso i Secoli ( citazioni)
Gli Animali Fantastici: Dove Trovarli ( citazioni)
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Ricerca di Lavanda Brown e di Brown, Lavanda


    Dean Thomas, che fino a quel momento aveva guardato fuori dalla finestra, uscì dalla trance con un sussulto; Lavanda Brown rialzò la testa che aveva appoggiato sulle braccia e a Neville scivolò il gomito giù dal banco.
La scritta sul muro (Cap. 9 Harry Potter 2)

   «Tu, cara» disse a Lavanda Brown, che era la più vicina e si ritrasse sulla sua sedia, «ti dispiace passarmi la teiera d'argento, quella grande?»
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   Non era l'unico a non aver capito. Dean Thoinas alzò le spalle e Lavanda Brown lo guardò perplessa, ma quasi tutti gli altri si portarono le mani alla bocca, orripilati.
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   che Lavanda Brown si portò le mani alla bocca. Tutti fissavano Harry: tutti tranne Hermione, che si era alzata ed era alle spalle dell'insegnante.
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)

   «Oooooh!» strillò Lavanda Brown, indicando il lato opposto del recinto.
Artigli e foglie di tè (Cap. 6 Harry Potter 3)


   «Riddikulus!» gridò Ron con rabbia, e le zampe del ragno scomparvero; la bestia prese a rotolare su se stessa; Lavanda Brown strillò balzando all'indietro; il corpo rotolò fino ai piedi di Harry, che levò la bacchetta, pronto, quando...
Il Molliccio nell'armadio (Cap. 7 Harry Potter 3)

   Harry era arrivato a temere anche le ore che trascorreva nella torretta soffocante della professoressa Cooman, decifrando forme e simboli sbilenchi, cercando di ignorare gli enormi occhi dell'insegnante che si riempivano di lacrime tutte le volte che lo guardava. La professoressa Cooman non riusciva a piacergli, anche se gran parte della classe la trattava con un rispetto che sconfinava nella reverenza. Calì Patil e Lavanda Brown avevano cominciato a frequentare la torre all'ora di pranzo, e tornavano sempre con un irritante atteggiamento di superiorità, come se sapessero cose ignote agli altri. Avevano cominciato anche a parlare sottovoce quando si rivolgevano a Harry, come se fosse sul letto di morte.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

   Lavanda Brown era in singhiozzi. Calì le teneva un braccio attorno alle spalle e spiegava qualcosa a Seamus Finnigan e a Dean Thomas, entrambi molto seri.
La fuga della Signora Grassa (Cap. 8 Harry Potter 3)

    «Bleah!» strillò Lavanda Brown, facendo un balzo indietro.
Malocchio Moody (Cap. 13 Harry Potter 4)

    La sua voce si fece quasi un sussurro. Ron si voltò verso Harry con gli occhi al cielo, e Harry gli rispose con uno sguardo impassibile. La professoressa Cooman li oltrepassò e sedette in una gran poltrona coi braccioli davanti al camino, di fronte alla classe. Lavanda Brown e Calì Patil, che nutrivano una profonda ammirazione per la professoressa Cooman, sedevano su pouf, molto vicino a lei.
Malocchio Moody (Cap. 13 Harry Potter 4)

    Seamus e Dean, che lavoravano lì accanto, ridacchiarono forte, anche se non abbastanza da coprire gli squittii eccitati di Lavanda Brown. «Oh, professoressa, guardi qui! Credo di avere un pianeta inaspettato! Oooh, che pianeta è, professoressa?»
Malocchio Moody (Cap. 13 Harry Potter 4)

    Moody chiamò gli studenti uno alla volta e scagliò contro ciascuno la Maledizione Imperius. Harry rimase a guardare i suoi compagni mentre, uno dopo l’altro, venivano obbligati a fare le cose più straordinarie: Dean Thomas fece per tre volte il giro della stanza a balzi, cantando l’inno nazionale; Lavanda Brown imitò uno scoiattolo; Neville si esibì in una serie di esercizi ginnici piuttosto stupefacenti che certo non sarebbe stato in grado di eseguire in condizioni normali. Nessuno di loro parve in grado di opporsi, e ciascuno di loro si riprese solo quando Moody ebbe sciolto l’incantesimo.
Beauxbatons e Durmstrang (Cap. 15 Harry Potter 4)

    Lavanda Brown fece una risatina acuta. Calì Patil le diede una gomitata forte nelle costole, il viso contratto mentre cercava di non scoppiare a ridere a sua volta. Entrambe si voltarono verso Harry. La professoressa McGranitt le ignorò, cosa che Harry giudicò profondamente ingiusta, dal momento che aveva appena rimproverato lui e Ron.
La Prova Inaspettata (Cap. 22 Harry Potter 4)

    «Oh, è così bello!» sussurrò Lavanda Brown. «Come ha fatto? Devono essere difficilissimi da catturare!»
Lo Scoop di Rita Skeeter (Cap. 24 Harry Potter 4)

    Luna si allontanò da loro per raggiungere il tavolo di Corvonero. Quando furono a quello di Grifondoro, Ginny fu chiamata da alcuni compagni del quarto anno e andò con loro. Harry, Ron, Hermione e Neville si sedettero vicini a metà del tavolo tra Nick-Quasi-Senza-Testa, il fantasma di Grifondoro, e Calì Patil e Lavanda Brown; queste ultime rivolsero a Harry saluti fin troppo amichevoli, dai quali capì che avevano smesso di parlare di lui un attimo prima. Ma Harry aveva preoccupazioni più importanti: guardò oltre le teste degli studenti il tavolo degli insegnanti, lungo la parete in fondo alla Sala.
La nuova canzone del Cappello Parlante (Cap. 11 Harry Potter 5)


    Ron trattenne il fiato; Lavanda Brown emise un gridolino; Neville scivolò giù dallo sgabello. La professoressa Umbridge, tuttavia, non batté ciglio. Fissava Harry con aria di cupa soddisfazione.
La Professoressa Umbridge (Cap. 12 Harry Potter 5)

    «Ehm… grazie mille, Ernie» rispose Harry, colto alla sprovvista, ma compiaciuto. Ernie poteva anche essere pomposo all’occasione, ma Harry apprezzava profondamente un voto di fiducia da parte di uno senza rapanelli penzolanti dalle orecchie. Le parole di Ernie avevano cancellato il sorriso dalla faccia di Lavanda Brown, e quando Harry si voltò per parlare con Ron e Hermione colse l’espressione di Seamus, a un tempo confusa e spavalda.
Punizione con Dolores (Cap. 13 Harry Potter 5)

    Justin Finch-Fletchley fischiò; i fratelli Canon si scambiarono un’occhiata attonita e Lavanda Brown disse piano: «Wow!» Harry cominciava a sentire un po’ caldo sotto il colletto; era deciso a guardare ovunque tranne che dalla parte di Cho.
Alla Testa di Porco (Cap. 16 Harry Potter 5)

    Le proteste di Hermione furono soffocate da una risatina acuta: Lavanda Brown evidentemente aveva trovato la battuta di Ron molto spiritosa. Li superò continuando a ridere e si voltò a guardare Ron, che sembrava piuttosto compiaciuto.
Il Principe Mezzosangue (Cap. 9 Harry Potter 6)

    Cinque minuti dopo, quando si alzarono dalla tavola di Grifondoro per scendere al campo di Quidditch, passarono accanto a Lavanda Brown e Calì Patil. Dopo quel che aveva detto Hermione, Harry non fu stupito di vedere che le due grandi amiche bisbigliavano con aria afflitta; piuttosto, lo sorprese il fatto che, quando Ron le affiancò, Calì diede all’improvviso una gomitata a Lavanda, che si voltò e rivolse a Ron un gran sorriso. Lui la guardò sbattendo le palpebre, poi sorrise a sua volta, incerto, e prese a camminare quasi a passo di marcia. Harry si trattenne dal ridere, ricordando che anche Ron l’aveva fatto dopo che Malfoy gli aveva spaccato il naso; Hermione invece fu fredda e distante lungo tutta la strada fino allo stadio sotto la fresca pioggerellina, e andò a sedersi nelle tribune senza augurare in bocca al lupo a Ron.
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    «In bocca al lupo!» urlò una voce dalle tribune. Harry si guardò attorno, aspettandosi di vedere Hermione, invece era Lavanda Brown. Avrebbe tanto voluto nascondersi il volto tra le mani, come fece lei un attimo dopo, ma pensò che come Capitano doveva mostrare un po’ più di fermezza, e così si voltò a guardare il provino di Ron.
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    Stavolta Harry non trovò nient’altro da dire. Non sembrava che Malfoy avesse potuto in alcun modo portare un oggetto Oscuro o pericoloso dentro la scuola. Guardò speranzoso Ron, che fissava con le braccia conserte Lavanda Brown.
Una mano da Hermione (Cap. 11 Harry Potter 6)

    Harry guardò. In un angolo, davanti a tutti, c’era Ron, avvinghiato così stretto a Lavanda Brown che era difficile dire quali mani erano di chi.
Felix Felicis (Cap. 14 Harry Potter 6)

    Ron, che un tempo avrebbe preso queste deviazioni come motivo di gelosia più che di ilarità, si schiantava dalle risate. Anche se Harry preferiva di gran lunga questo nuovo Ron scherzoso e ridanciano al modello umorale e aggressivo delle ultime settimane, il progresso fu pagato a caro prezzo. Prima di tutto Harry dovette accettare la presenza frequente di Lavanda Brown, che sembrava ritenere sprecato ogni momento che passava senza baciare Ron; in secondo luogo, Harry si ritrovò ancora una volta a essere il migliore amico di due persone che probabilmente non si sarebbero mai più rivolte la parola.
Il voto infrangibile (Cap. 15 Harry Potter 6)

    «E a proposito di finora insospettate virtù, Ronald» fece George, «che cos’è che ci ha detto Ginny di te e una signorina che si chiama… a meno che le nostre informazioni siano manchevoli… Lavanda Brown
Un Natale molto gelato (Cap. 16 Harry Potter 6)


    Ma in quel momento si levò un gridolino acuto: «Ronron!» Lavanda Brown sbucò fuori dal nulla e si gettò fra le braccia di Ron. Parecchi spettatori sogghignarono; Hermione ridacchiò e disse: «C’è un tavolo laggiù… vieni con noi, Ginny?»
Un ricordo lumacoso (Cap. 17 Harry Potter 6)

    Harry però non ebbe molto tempo per meditare sull’argomento, tra gli allenamenti di Quidditch, i compiti e il continuo pedinamento di Cormac McLaggen e Lavanda Brown.
Roba da elfi (Cap. 19 Harry Potter 6)

    Tacque all’improvviso. Lavanda Brown era ai piedi della scalinata di marmo, minacciosa.
La richiesta di Lord Voldemort (Cap. 20 Harry Potter 6)

    «Che cosa ci facevi lassù con lei?» strillò Lavanda Brown, attraversando Harry con lo sguardo per fissare Ron e Hermione che uscivano insieme dal dormitorio dei maschi. Harry senti Ron farfugliare qualcosa e si allontanò di corsa.
Dopo il funerale (Cap. 22 Harry Potter 6)

    «Ron, stai facendo nevicare» osservò Hermione paziente, afferrandogli il polso e spostando la traiettoria della bacchetta via dal soffitto, dal quale in effetti avevano cominciato a cadere grossi fiocchi bianchi. Lavanda Brown, notò Harry, scrutava torva Hermione da un tavolo vicino: aveva gli occhi molto rossi. Hermione lasciò andare subito il braccio di Ron.
Sectumsempra (Cap. 24 Harry Potter 6)

   «... e hanno pensato che avrebbero gradito lavarsi, sì» aggiunse Lavanda Brown, che Harry non aveva ancora notato. Guardandosi intorno riconobbe molti visi conosciuti. C'erano tutt'e due le gemelle Patii, Terry Steeval, Ernie Macmillan, Anthony Goldstein e Michael Corner.
Il diadema perduto (Cap. 29 Harry Potter 7)

   «No!» strillò Hermione, e con un fragoroso colpo di bacchetta spedì Fenrir Greyback lontano dal corpo di Lavanda Brown, che si muoveva appena. Lui urtò contro la balaustra di marmo e cercò di rimettersi in piedi. Poi, con un abbacinante lampo bianco e uno schianto, una sfera di cristallo gli cadde sulla testa, abbattendolo al suolo, immobile.
La bacchetta di Sambuco (Cap. 32 Harry Potter 7)